N. 4-2020.
Sanità digitale - Governance ed etica - Diritto di accesso Performance - edemocracy - Il protocollo informatico Trasparenza ed obbligo di pubblicazione - Le assicurazioni Gli appalti pubblici negli enti locali - Management di qualità La spesa nei comuni - I reati informatici.
Ricorrono 700 anni dalla nascita di Dante Alighieri (1321-2021): giustamente l’Italia non può non ricordare il grande Vate nazionale. Noi lo ricordiamo per la sua moderna personalità poliedrica, per la sua partecipazione attiva agli eventi politici e sociali della sua epoca, per il respiro globale di studioso e fondatore della lingua italiana. La nostra rivista lo ricorda perché si occupa, come Dante Alighieri, con un approccio globale ed interdisciplinare dei problemi della nostra epoca, partecipando agli eventi scientifici e culturali, sociali e politici come può fare una rivista di studiosi di diritto, economia, management.
In questo numero Roberto Pasca di Magliano (Etica e innovazione nella governance pubblica) affronta un tema cruciale. La conclamata riforma della Pubblica Amministrazione, insieme a quella della Giustizia, è da anni additata come riforma prioritaria ed essenziale per ridurre l’insopportabile divario tra cittadini e Stato, per snellire le procedure attuative che seguono ad ogni provvedimento legislativo ed anche per accrescere la credibilità internazionale del Paese. Il cammino verso la riforma della PA, come peraltro ogni riforma, è irto di ostacoli difficilmente superabili, cosparso di difficoltà e intriso di conflittualità che finiscono per snaturare ogni intento riformatore, sia pur ispirato a principi teoricamente condivisi. Una via alternativa consiste nell’introdurre regole ispirate ai principi della good governance, attuando per via amministrativa un insieme di cosiddette “buone pratiche” capaci di snellire procedure, migliorare l’efficienza delle istituzioni e rendere più efficaci le misure di politica economica. Le innovazioni digitali possono agevolare il perseguimento di questi obiettivi a condizione però che rispettino appieno principi etici.
In tema di Covid-19, Enzo Chilelli (Rivoluzione organizzativa e digitale in sanità) rileva che già a marzo 2020 ma ancora di più ad ottobre 2020 il ritorno violento dell’epidemia ha mostrato e dimostrato come i modelli organizzativi della sanità, e non solo, siano “datati”, vecchi, scarsamente funzionali, formalistici, inutili, costosi e dannosi per la società. Ma, mentre ci sono contagi, morti, criticità nella cura e nell’assistenza sanitaria, problemi sociali ed economici, assistiamo a decisioni politiche e governative che “riducono” la pandemia ad una questione di competenze istituzionali ed amministrative, di gestione di pratiche, ad una questione “burocratica”. L’Autore presenta un contributo sulla situazione epidemica sotto il profilo organizzativo.
Sara Sergio (Il diritto d’accesso procedimentale e il diritto d’accesso civico: due istituti apparentemente simili, ma diversi) interviene con un contributo sull’istituto del diritto d’accesso procedimentale e di quello civico evidenziandone gli elementi in comune e le relative differenze. Particolare attenzione poi viene data alla legittimazione attiva all’accesso, anche da parte delle organizzazioni sindacali, evidenziandone le ipotesi in cui tale legittimazione è riconosciuta. Infine, il contributo si sofferma sulla necessità di effettuare il giusto bilanciamento fra diritto d’accesso e tutela della riservatezza, in relazione al pericolo concreto di lesione di un interesse specifico che potrebbe verificarsi con la divulgazione di un determinato dato o documento.
Di Serena Fiona Taurino (La valutazione della performance fra New Public Leadership e Public Service Motivation) uno studio sulla Public Service Motivation (PSM)che sta emergendo come dominio distintivo e autonomo negli studi sulla gestione pubblica.La PSM rappresenta un’alternativa alle teorie della scelta razionale che suggeriscono che il comportamento delle persone si basi esclusivamente sul loro interesse personale. Sotto questo profilo le capacità di leadership diventano fondamentali per migliorare le prestazioni dei dipendenti e delle organizzazioni del settore pubblico. L’Autrice sostiene che, con riferimento alla recente pandemia da Covid-19, ai manager pubblici verranno richieste capabilities (capacità e abilità) dinamiche, troppo spesso mancanti. Queste mirano alla creazione di una nuova Public Leadership e includono la capacità di adattarsi e apprendere; capacità di allineare i servizi pubblici e le esigenze dei cittadini; capacità di governare sistemi di produzione resilienti; e capacità di governare i dati e le piattaforme digitali.
Paolo Pastore (La democrazia partecipativa attraverso l’e-democracy) si occupa del ricorso sempre più frequente, a livello comunitario e nazionale, a varie tipologie di strumenti normativi ed operativi che prevedono processi deliberativi partecipati di tutte le fasi del processo decisionale, e che si avvalgono anche delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione in grado di favorire scambi dei flussi informativi sia orizzontalmente sia verticalmente. Tali nuovi modelli di governo e processi decisionali si basano sui principi della governance democratica, intesa come il processo di governo più adeguato alle caratteristiche delle sfide e dei problemi che le istituzioni si trovano oggi ad affrontare: le interdipendenze settoriali e territoriali, la scarsità delle risorse, i continui processi di innovazione, le più elevate aspettative da parte di cittadini ed imprese. Essere cittadini nell’attuale società dell’informazione significa non solo poter accedere ai servizi di una pubblica amministrazione più efficiente, superando il digital divide garantendo un’informazione chiara e tempestiva per tutti, ma anche poter partecipare attraverso forme tradizionali e innovative alla vita delle istituzioni politiche, ricorrendo alla “e-democracy”.
Nel suo articolo Giovanni Di Trapani (Il comparto assicurativo della Campania: un’analisi per localizzazione, specializzazione e clusterizzazione dei settori di attività) attraverso strumenti statistici effettua un’analisi delle identità e delle vocazioni economiche e produttive del comparto assicurativo della regione Campania con l’obiettivo di fornire un focus sulle così dette ‘aree sistema’ delle cinque province campane. Attraverso la costruzione di un set d’indicatori territoriali ed economici l’A. si propone di porre l’accento sulla possibile rappresentazione sistemica, a mezzo della clusterizzazione dei diversi settori afferenti il comparto assicurativo, delle imprese assicurative. L’obiettivo specifico della proposta metodologica è quello di contribuire all’ampia letteratura dedicata ai modelli di localizzazione, specializzazione e concentrazione delle attività economiche e produttive fornendo nuovi elementi di analisi, basati su l’utilizzo di statistiche in valore aggiunto. Dopo una prima analisi degli indicatori, il lavoro intende mettere a confronto i risultati conseguiti raffrontando dapprima le singole realtà comunali per poi procedere attraverso successive aggregazioni territoriali a raffrontare gli indicatori in relazione al tessuto economico produttivo della Campania.
Vincenzo Franco (Il regolamento per la gestione del protocollo informatico come mezzo per l’attuazione della trasparenza amministrativa: un obiettivo non realizzato) tratta un argomento molto importante nel settore delle amministrazioni digitali. La legge 59/97 ha attribuito ai documenti informatici le stesse caratteristiche di quelli su supporto tradizionale, delegando il Governo a predisporne il trattamento. L’iniziale volontà di quest’ultimo di utilizzare, attraverso l’introduzione del sistema di protocollo informatico, l’innovazione tecnologica non solo come fattore di sviluppo e di razionalizzazione dell’azione amministrativa, ma anche mezzo per garantirne la trasparenza e fornire un valido strumento ai fini delle attività di controllo, è stata a poco a poco vanificata, anche attraverso l’emanazione di norme tecniche.
Il contributo di Francesco Capalbo, Giovanni Gerardo Parente, Margherita Smarra, Marco Sorrentino (Gli effetti della riduzione delle entrate sull’andamento della spesa dei comuni italiani) riguarda un tema particolarmente significativo relativo alle entrate dei comuni italiani. La crisi finanziaria ed economica globale iniziata nel 2008 come conseguenza dalla crisi dei mutui subprime statunitensi, si è trasformata ben presto anche in una vera e propria crisi del debito sovrano di molti paesi europei. L’Italia rappresenta un caso studio particolare in quanto a seguito della crisi il rapporto tra debito pubblico e il PIL è passato dal 99,68% del 2007 al 132,6% nel 2016. Come emerge dall’audizione dell’ANCI del 18 aprile 2016 sul Documento di economia e finanza (DEF) 2016 e riconosciuto anche da ISTAT, Banca di Italia e Corte dei Conti, i Comuni Italiani hanno assicurato un rilevante contributo al risanamento della finanza pubblica nel periodo 2011-2015, per effetto di una considerevole riduzione delle risorse provenienti dallo Stato. È in tale quadro, istituzionale e scientifico, che si colloca il contributo di ricerca di diversi autori che, partendo dall’analisi quantitativa della riduzione dei trasferimenti ai Comuni Italiani dopo la crisi finanziaria globale, ne analizza le conseguenze in termini di variazione della tipologia delle entrate, con particolare riguardo al peso della tassazione locale, ed alla variazione nelle diverse tipologie di spesa.
L’articolo di Basilio Pertosa (Titolari di incarichi politici, di governo e dirigenziali. Trasparenza ed obblighi di pubblicazione) costituisce un contributo interessante sugli obblighi di pubblicazione per i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e per i titolari di incarichi dirigenziali nell’ambito della normativa di cui al decreto legislativo 14 aprile 2013, n. 33 (“Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”). Le finalità perseguite dal decreto sono: aumentare l’efficienza delle amministrazioni pubbliche, incrementare il controllo sociale e prevenire i fenomeni di corruzione. Con la modifica intervenuta ad opera del decreto legislativo 97 del 25/5/2016, oltre a introdursi il Freedom of information act (Foia), è stato esteso il regime di pubblicità, previsto nella prima versione per i soli organi di indirizzo politico, anche ai titolari di incarichi dirigenziali, comprese le posizioni organizzative con prerogative dirigenziali; è stata conferita la facoltà all’ANAC di prevedere modalità semplificate di pubblicazione, tra l’altro, per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, facoltà esercitata con Delibera numero 65 del 31 luglio 2013; è stato previsto il potere sanzionatorio in capo ad Anac da esercitare: in caso di violazione degli obblighi di comunicazione, nei confronti del dirigente titolare degli emolumenti a carico della finanza pubblica; in caso di violazione degli obblighi di pubblicazione, nei confronti del responsabile della mancata pubblicazione.
Mauro Biasotto presenta un caso di appalti pubblici digitali (Enti locali e appalti pubblici digitali. Un caso applicativo). Il presente caso di studio è stato sviluppato nell’ambito del Project Work dal titolo “Gli appalti pubblici digitali negli Enti locali. Analisi di un caso applicativo”, 2020, realizzato nel Master “Contrattualistica pubblica” di Unitelma Sapienza Università degli Studi di Roma. Il lavoro di ricerca si propone di descrivere i temi appartenenti al settore delle procedure d’appalto, con un focus principale sugli aspetti di dematerializzazione delle procedure di gara d’appalto negli enti locali di medie e piccole dimensioni, come i comuni non capoluogo di provincia.
Francesco Giacomo Santoro (Applicazione del “Lean six sigma Management” nella Pubblica amministrazione) presenta i risultati di uno studio effettuato nell’ambito di un master universitario di secondo livello. Può davvero un management di qualità e la stringente applicazione degli strumenti della Lean Production far raggiungere alle amministrazioni pubbliche risultati paragonabili alle grandi aziende private giapponesi e americane quali Toyota, Ford, Motorola, Ericsson e Panasonic? Quanto può incidere una concreta attuazione del Lean Six Sigma management sui risultati e obiettivi in termini di efficacia, efficienza ed economicità nella P.A.? A questi interrogativi l’A. risponde con un’analisi di un caso concreto.
Di Carlo Morselli pubblichiamo un saggio molto articolato sui reati informatici (giurisprudenza e dottrina) area tematica scientifica e disciplinare in via di grande evoluzione in ragione dello sviluppo e dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
In memoria
In questo editoriale desidero ricordare due studiosi che ci hanno lasciato. La prof.ssa Angela Viola (avvocato) che ricordiamo come allieva del prof. Vittorio Frosini, studiosa di diritto dell’informatica ed informatica giuridica; ha fatto parte della redazione della nostra rivista sin dalla fondazione della stessa e del Comitato direttivo dell’Associazione Nazionale Docenti di Informatica giuridica (ANDIG). Ricordo i contributi di Angela Viola soprattutto in materia di reti telematiche, oggi di grande attualità nel dibattito politico, giuridico ed economico del nostro Paese e della UE.
Il prof. Angelo Guido Sabatini, già professore straordinario di Filosofia Politica presso Unitelma Sapienza Università degli Studi di Roma; docente presso Sapienza, Tor Vergata, Luiss. Dal 2004 era presidente della Fondazione Giacomo Matteotti della quale era stato in precedenza segretario generale. Numerosi i ruoli istituzionali ricoperti nella pubblica amministrazione e in enti pubblici e privati. Dal 1998 al 2002 è stato presidente dell’IRRSAE Abruzzo – Istituto Regionale Ricerca Sperimentazione ed Aggiornamento Educativi. È stato per molti anni membro della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO e Presidente del Comitato Educazione. È stato Amministratore delegato dell’A.G.I. – Agenzia Giornalistica Italia, e vicepresidente del quotidiano “Il Giorno” fino al 2.1.1993.
Il prof. Angelo Guido Sabatini ha seguito con attenzione, affetto e stima la mia carriera universitaria, questa rivista e i miei studi di informatica giuridica e scienza dell’amministrazione: un maestro di vita e di scienza, un amico.